Ci sono tanti popoli  sfortunati nel mondo ai quali vorrei dedicare un pensiero, ma ce n’è uno che è  secondo me il più sfortunato di tutti, e sono i castrocaresi. 
                                  Castrocaro è un  posto dove le persone ci vanno e dicono "sono stato a Castrocaro",  tipo Gigliola Cinquetti e Laura Pausini, che sono state a Castrocaro e poi sono  diventate famose tipo Gigliola Cinquetti e Laura Pausini. 
                                  Il Festival di  Castrocaro (siccome va in mondovisione secondo me il nome giusto sarebbe The  EvirateDear Festival) funziona così. Uno a Castrocaro ci va non per Castrocaro,  ma perché è una tappa che puoi dire, "prima di Sanremo sono stato a  Castrocaro", anche se a Castrocaro non ti aveva visto nessuno e poi  nessuno se lo guarda, Castrocaro. Praticamente è un posto che lo nomini solo  dopo che sei diventato famoso tanto per riempire quella riga di curriculum  quando parli di quanto eri sfigato prima che diventavi famoso.  "Castrocaro" lo dici per dire "mi sono sopportato pure questa,  non è che sono famoso così senza avere sofferto o essere stato a  Castrocaro."
                                  A me mi dispiace tanto per Castrocaro e  per i castrocaresi, perché secondo me dev'essere un bel posto abitato da gente  simpaticissima, Castrocaro, e anche molto paziente, se ogni anno devono  sopportarsi questo pellegrinaggio di persone che pensano che a Castrocaro ci  vai e inizi a diventare famoso (mentre invece è il contrario, che solo dopo che  sei diventato famoso dici sono stato anche a Castrocaro, per dire che te le sei  sopportate tutte, oppure lo dici quando proprio sei sicuro che a più di  Castrocaro non arrivi, ma non ho mai sentito nessuno sfigato in un concerto in  piazza che diceva "sono stato a castrocaro").
                                  Immaginatevi di essere un castrocarese,  che ogni anno si vede arrivare questa sfilza di bimbetti di sedici anni e  ragazzotti con la stessa voce copiata precisa tipo Nek o la Pausini o Tiziano  Ferro, clonati tipo la pecora dolly, nel senso che poi la pecora era uguale  uguale però poi è morta subito dopo perché forse quando cloni c'è qualcosa che  va storto, non lo so cosa, forse solo il fatto che non è giusto, fatto sta che  poi muori tipo anonimoitaliano che clonava baglioni ma è invecchiato subito ed  è morto come la pecora dolly.
                                  Fatto sta che il  barista castrocarese ogni anno vede spuntare qualche cretino con il ciuffo  ingellato appiccicato sulla fronte che si crede di essere uno che poi diventa  famoso e dice "sono stato a Castrocaro" e si comporta come uno che un  giorno tornerà lì per vendetta e mannaggia, aaaaah, tutti stavolta lo  riconosceranno e stavolta vorranno l'autografo. Questo tizio ti chiede "un  caffè" con l'aria di chi ti dice "un caffè per favore e guardami bene  in faccia perché poi potrai dire che quando non ero ancora famoso mi hai fatto  il caffè", e cammina guardandosi intorno per vedere se qualcuno lo guarda  ma ancora non lo guarda nessuno, tranne per il fatto che ha il capello  ingellato in maniera assurda tipo tronista di mariadefilippi. Il barista guarda  il tizio col ciuffo appiccicato e dice, mah, magari diventi famoso, ma sempre  testa di cazzo sei, e gli poggia la tazzina sul piattino e fa tink e il  cucchiaino che fa dling. Ti puoi pure vestire a festa, ma sempre sei una testa  di cazzo vestita a festa. Tink. Dling.
                                  Ora, io accendo la tv e dopo due cloni  di questi che cantano tipo karaoke (anzi più tristi perché credono che poi  diventano famosi) io poi la posso pure spegnere, mentre il castrocarese non ci  può fare niente e se li deve tenere. E allora mi fanno davvero compassione i  castrocaresi specialmente quelli che come me ascoltano musica buona e sanno che  la musica non è uno sport olimpionico dove che devi fare un record di  resistenza con un do senza spaccarti le corde vocali ma è una cosa tipo  artistica che ci devi mettere l'anima e pure che sei stonato e hai una voce  teoricamente brutta tipo lou reed o bob dylan o steve wynn puoi cantare da dio  se ci metti l'anima. 
                                  Il castrocarese mi  fa compassione perché vede tantissimi stronzi ogni anno, 'sti tizi senza un  briciolo di anima o di dignità e tristi come una bancarella di palloncini,  quindi il mio pensiero finale va a tutti i castrocaresi del mondo, vorrei dire  loro che li considero e che penso a loro con tanta ammirazione e stima e comprensione.  Fine.
                
                 
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