HOME      GUESTBOOK      CHAT      NEWSLETTER      REDAZIONE                CONTATTI
 il progetto      gallery      recensioni      interviste      video      audio      concerti      rubriche
dedicato a Umberto



Recensioni
Album

 
ALKALINE TRIO
Crimson
Vagrant - 2005

di Giuseppe Magnano

Quinto album ufficiale per la prolifica, ma non troppo, band emo-indie di Chicago. Gli Alkaline Trio, coadiuvati dal validissimo Jerry Finn (produttore di Rancid, AFI, Sum 41, Box Car Racer, Pennywise, MxPx e tanti altri), incidono "Crimson", una conferma della nuova impostazione del gruppo il quale, con l’incisione di "From Here To Infirmary" (ed il passaggio all’etichetta indie Vagrant records nel 2001) si dirige verso uno stile dark-emo improntato, per gioco e divertimento, ad un satanismo più formale che sostanziale.

Gli A3 hanno iniziato la loro produzione di full lenght albums nel 1998 con "Goddamnit" (Asian Man records), definito capolavoro anche da riviste del calibro di Blow Up, decisamente improntate ad altri generi musicali, e, con il citato album nonché con i vari ep e raccolte di singoli, avevano uno stile pop-punk erroneamente classificato insieme ad altre bands californiane, stile Blink 182, ma dalle quali si distaccano sia per la totale assenza di banalità compositiva, sia per i contenuti dei testi diretti, è vero, ad un pubblico giovane ma non stupido.

Assolutamente confermativo della maturità raggiunta con l’album precedente "Good Mourning" (Vagrant 2003), "Crimson" si presenta bene, melodico, incisivo, ricco di suoni ed emozioni, un album superiore (anche se non è il migliore a mio avviso).

Le basi strumentali sono diverse ed inaspettate, spuntano archi, tastiere e giri di pianoforte, le chitarre sono rafforzate e ben miscelate, la formula di <strofa: basso-batteria-voce; ritornello: muro di chitarre> continua ad essere presente ed a funzionare con energia.

Il suono è convincente, meno spontaneo delle precedenti produzioni, più lavorato, con la solita tecnica perfetta degli incroci tra basso e chitarra ed il drumming impeccabile di Derek Grant (è il secondo album con gli A3 per lui) già apprezzato nel dvd-live-capolavoro "halloween at the metro – live in Chicago"

Il primo brano è "Time To Waste", pezzo scelto come primo singolo e che si candida probabilmente a diventare il capolavoro dell'intero album, dove una melodia da brivido si fonde tra riff di chitarre dirompenti e atmosfere più soffuse, con un ritornello che si stampa in testa al primo ascolto. Gli altri brani "Prevent This Tragedy", "Sadie" (ripescata e rielaborata dallo split con i One Man Army del 2004) "I Was A Prayer", "Fall Victim", "Mercy Me", "Your Neck" ecc… spaziano dal dark-emo al power pop già conosciuto negli album precedenti ma sempre in chiave rigorosamente indie e trattato in maniera estremamente emozionale.

Non per niente gli A3 sono passati dal Concrete Jungle Stage di Reading e Leeds (palco per bands indie-emo-pop-punk di piccolo calibro esclusi gli headliners) che li ha ospitati negli anni precedenti, nientemeno che al Main Stage dove occupano un …orario… di tutto rispetto!

Matt Skiba e Dan Andriano (chitarra-voce e basso-voce) dimostrano di essere degli ottimi compositori e confermano ancora una volta, a distanza di sette anni, di meritare il successo finora ottenuto e di essere un gruppo unico.

www.alkalinetrio.com
www.vagrant.com

 

TORNA ALL'ELENCO RECENSIONI

 

   

 

 
Rumori Sound System - © Copyright 2000