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dedicato a Umberto



Interviste

 
TUXEDOMOON
venerdì 19 luglio 2001

di Antonio Vetrano

Prima ancora di menzionare i contenuti della ns. intervista con Peter, bassista dei Tuxedo moon, non posso fare a meno di esprimere due note di commento relative all’organizzazione da parte del Comune di Catania.

Ci è sembrata strana una manifestazione organizzata in contemporanea con Sonica a Misterbianco, che ha costretto il pubblico ad una scelta forzata tra artisti di grandissimo valore come i Tuxedo Moon, da un lato, e Patti Smith dall’altro.

In una realtà locale dove i grandi eventi sono cosa rara, una maggiore programmazione avrebbe evitato una simile concomitanza di eventi che hanno portato i Tuxedo Moon ad esibirsi di fronte ad una platea quasi deserta, davanti ad un pubblico di circa 200 persone.

Grazie all’intercessione di John Bonnar (ex tastierista dei Dead Can Dance) riusciamo ad agganciare Paul Zahl alla fine di un concerto carico di atmosfere, e ci intratteniamo con lui per scambiare due chiacchere:

Antonio Vetrano: Ciao Peter brevemente ci puoi raccontare cosa è successo ai Tuxedo moon negli ultimi 20-15 anni?

Peter: Gli ultimi 20 anni? Come faccio a dirtelo? Niente di particolare. Solo quello che vedi. Negli ultimi 15 anni è successo di tutto, siamo diventati più vecchi, per esempio, il nostro corpo è cambiato.

Non so davvero che risposta dare alla tua domanda, così in breve, abbiamo continuato a vivere nel music business senza mai fermarci e quando abbiamo avuto la non facile opportunità di riunirci nuovamente, lo abbiamo fatto come in questo caso.

A.V.: Quindi i Tuxedo Moon non si sono mai sciolti? Hanno continuato ad essere un progetto vivo.

Peter: Uhm, siamo stati quiescenti per circa 8 anni, non sciolti ma solo inattivi. Probabilmente tutti noi abbiamo pensato di scioglierci ma non lo abbiamo mai fatto. Penso che così sia stato molto più divertente. Probabilmente abbiamo attraversato dei periodi di stanchezza, come puoi immaginare. Nel corso degli anni, man mano che il progetto va avanti si va incontro a diverse fasi ed eventi, nuovi componenti ed altri che escono dall’orbita della band; nel frattempo il music business sembra interessarsi a nuovi progetti piuttosto che in te, ed inizia a domandare, domandare, pretendere altre cose diverse da quello che tu vorresti fare. Tutto ciò è logorante e ti porta ad uno stato di stanchezza che ti spinge a fermarti. Non abbiamo mai smesso di piacerci l’un l’altro o cose stupide di questo tipo, che distruggono i rappoorti tra i membri di una band. Abbiamo semplicemente attraversato una fase di "letargo"

A.V.: Probabilmente questo è l’unico modo per dare lunga vita ad una band…

Peter: Credimi quando eravamo giovani. Nessuno di noi ha mai pensato che avremmo avuto lunga vita come band, semplicemente perché non ci siamo mai posti il problema.

A.V.: Non posso fare altro che augurarvi lunga vita, visto che vi seguo dal 1984 ed anche prima. Ricordo ancora No tears del 1979 o giù di lì. Che mi dici della vostra vita artistica individuale in questi anni?

Peter: Abbiamo fatto davvero di tutto. Blaine Reininger ha fatto quasi 10 albums da solista, musica per colonne sonore di film, spettacoli teatrali. Tutti noi ci siamo avventurati in progetti individuali ma simili nella tipologia. Per esempio io e Steven Brown abbiamo composto un album in Messico con un musicista messicano. Steven ha un altro progetto in piedi ma anche io continuo ad avere un mio progetto personale. Blaine ha avuto, e continua ad avere, una carriera come attore cinematografico e teatrale. Nessuno di noi come vedi si è mai fermato.

A.V.: Raccontaci allora come mai avete deciso di riunirvi per l’ennesima volta per affrontare un nuovo tour?

Peter: Questa è una storia davvero lunga. Un paio di anni fa ci trovavamo a Tel Aviv dove ci venne commissionata della musica per un balletto teatrale. Fummo interpellati io e Steven e decidemmo di chiamare anche Blaine. Da lì abbiamo fatto alcune esibizioni in Grecia e, parte del repertorio, venne utilizzata come colonna sonora per un film. Successivamente DJ Hell, Dj tedesco, ci chiamò perché interessato a remixxare alcune nostre song e ci invito a suonare in Germania da lì ci siamo detti "Perché non tornare a fare musica insieme un’altra volta?". Così abbiamo deciso di trasferirci in Italia e fissare a Roma la nostra sala prove". Attualmente stiamo provando a comporre nuova musica e se il risultato ci soddisferà, probabilmente, daremo vita ad un nuovo album dei Tuxedo Moon. Proprio per questo motivo ci troviamo in tournee in Italia. Il nostro futuro è attualmente un grande punto interrogativo ma va bene così…non esiste alcuna garanzia in merito. Se andrà bene continueremo, diversamente…

A.V.: Che mi dici di Catania, è la prima volta che vi esibite in Sicilia?

Peter: Per tutti noi è la prima volta a Catania. Ma siamo già stati in Sicilia a Messina tanti, ma tanti anni fa, nel 1986. Invece, Steven ha suonato a Palermo non più tardi di 8 mesi fa..

A.V.: Si, ricordo che in quegli anni molte band della scena si esibirono in Sicilia, come i Bauhaus ed i Sound per esempio…

Peter: Non solo, anche Patti Smith si è esibita in Sicilia, anzi, lo sta facendo proprio stasera (risata)…

A.V.: Dove siete diretti dopo il concerto di stasera?

Peter: Abbiamo altre due date in Sicilia, successivamente saremo a Cosenza e poi a Milano.

(A questo punto mi mostra il programma di viaggio della band con le date e le località dei concerti…) *azzo sto diventando così vecchio da non riuscire a ricordare quello che dovrò fare domani!!!

Potrebbe darsi, addirittura, che torniamo da queste parti visto che è in ballo una data più avanti a Reggio Calabria.

A.V.: Spero allora di rivedervi presto dalle nostre parti, grazie comunque per i 60 minuti di magia che ci avete regalato questa sera….A presto

La sirena della Villa Bellini, annuncia la chiusura dei cancelli, e suona ormai da 5 minuti. Siamo rimasti solo noi e la band e rischiamo di essere chiusi dentro, forse è meglio andare via …

 

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